giovedì 4 dicembre 2014

5 Dicembre 1901


113 anni fa, in una fredda mangiatoia in quel di Betlemme, riscaldato solo da un asino ed un bue nasceva Walter Elias Disney... Ah no! Questa è un altra storia... 


...Senza rischiare la blasfemia lasciatemi dire che la vita di Walt Disney andrebbe fatta studiare nelle scuole, dovrebbero conoscere tutti i traguardi di questo incredibile uomo che poco più che ventenne ha abbandonato il kansas Per tentare una carriera ad Hollywood con pochi spiccioli messi da parte e qualche bobina delle Alice comedies come portfolio.
Una carriera di molte sconfitte, mancati riconoscimenti (leggi Oswald) e di fallimenti. sarebbe l'esempio ideale in questo periodo in cui la parola crisi viene usata come un arma atta a distruggere la vita di tutti noi. ci farebbe capire che la forza di rialzarci e rimboccarci le maniche dopo una sconfitta vale più di un prestito in banca, che la frase oramai scontata: Segui i tuoi sogni, non lo è poi così tanto, che quando ci impegnano in qualcosa prima o poi ce la faremo; e allora che dire: grazie zio Walt, più ti studio e più mi sei simpatico, più gratto via l'oro del mito e più capisco e apprezzo l'uomo che c'è dietro, con i suoi pregi ed i suoi difetti 

Chi era walt disney? Una persona che ha saputo difendere molto bene la sua privacy innanzitutto, tanto da far nascere attorno a se delle vere leggende metropolitane, che non voglio nemmeno riportare visto che sono state tutte ampiamente smentite. Come tutti anche lo zio 
Walt aveva dei difetti, diceva molte parolacce per esempio, gli accadeva di dirle anche durante le riunioni con il personale, Aveva degli scatti d'ira pazzeschi a lavoro, tanto che in un discorso ai dipendenti disse che chi si lamentava di non avere molto a che fare con lui in ufficio, doveva ritenersi fortunato. Il peggiore difetto era sicuramente il fatto di essere un accanito fumatore: 80 sigarette al giorno per quarant'anni l'hanno portato ad una morte prematura. Che cosa avrebbe potuto fare quest'uomo con vent'anni di cammino in più? Chissa come avrebbe fatto crescere il suo ultimo progetto, la sua amata Disney World? 

Un uomo che nonostante un infanzia traumatizzata da un padre che non si faceva problemi a farlo alzare all'Alba fin da piccolo per lavorare e non disdegnava la cinghia è comunque riuscito a sviluppare la passione per il disegno, la natura e l'animazione e ha saputo far correre la sua fantasia mettendo davanti a tutto le sempre più alte sfide che si poneva, senza preoccuparsi dei soldi, e dei profitti, ma solo seguendo il suo cuore e le sue emozioni, intuendo molto spesso in anticipo che cosa il pubblico voleva vedere, nutrendo quella parte più bambina di se stesso, che gli ha permesso di dare vita ad un impero che ancora oggi riesce a far sognare milioni di persone, perché la Disney è ancora questo: non pensate alla multinazionale, pensate alle persone chiave che la compongono, non sono i contabili, ma i disegnatori che fin da piccoli, magari a volte un po' nerd - come racconta John Lasseter - si rifugiavano in quei disegni fino a farne una professione che è un pezzo di anima nonché la realizzazione di un sogno; pensate ai cast member dei parchi a tema, a come fanno sorridere bambini e adulti, e pensate agli adulti, pensate a tutte le volte in cui un film Disney vi ha fatto ridere o commuovere o vi ha fatto sentire quel brividino lungo la schiena, è nato tutto da quest'uomo, dai suoi sogni e dal suo voler fare sempre un passo in più.

Proviamoci anche noi ogni tanto, ricordiamoci di fare un passetto in più .
Walt Disney 5 dic 1901 - 15 dic 1966

Antolooks 


1 commento:

  1. Oggi hai reso un po' piu' "umano" un uomo che nella mia immaginazione e' un personaggio di fantalandia.... E nonostante fatiche ad immaginarmi zio Walt che grida imprecando, questo me lo fa amare ancora di piu', perche' ora so che oltre ad essere dotato di una straordinaria immaginazione ed un grande cuore, era anche una persona passionale che si lasciava sopraffare dal nervosismo, cedendo, a volte, come capita a tutti!
    Grazie amica mia..
    PS: concordo con te, io davvero ne farei materia di studio, chissa' che non si migliori un po' tutti! ;-)

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