sabato 20 settembre 2014

12 fiabe in cerca d'autore: la sirenetta


12 Fiabe in cerca di autore

gli anni 80 furono davvero un periodo complicato per il reparto di animazione della Disney.
dopo la morte di Walt nel 1966, e del fratello Roy O. nel 1971, vennero a mancare due guide importantissime per l'azienda.
Si puntò moltissimo allora, su i Nine old man, i disegnatori fedelissimi di Walt Disney, che oltre a formare nuove leve nell'arte dell'animazione, ebbero molto spesso il ruolo di registi, come accadde a Woolie Reitherman, per molti bellissimi film tra cui gli Aristogatti e le avventure di Bianca e Bernie.
Ma con gli anni la vecchiaia colpì anche questi instancabili della matita, che, tra pensionamenti e ahimè, dipartite, lasciarono lo studio più o meno verso la metà degli anni '80.



con la paura di rischiare e di allontanarsi troppo dagli insegnamenti di Walt, l'animazione e la produzione di film cominciarono a stagnare, non si producevano film di grande successo!
il fondo venne toccato nel 1985 con l'uscita nei cinema di Taron e la pentola magica, questo film d'animazione di cui dovrò assolutamente scrivere più avanti, segnò un punto di non ritorno per la Walt Disney pictures, fu il flop più grande al botteghino mai raggiunto.
I dirigenti dell'epoca, tra cui spiccava il genero di Walt, Ron Miller, da lui fortemente voluto in azienda, pensarono di chiudere con la produzione di film animati: si oppose per fortuna a questa sciocca idea, il figlio di Roy Disney, Roy Edward, che cercò di spiegare al consiglio di amministrazione che i film d'animazione dovevano invece tornare ad essere la linfa vitale per l'azienda in tutti i settori (perchè nella stasi creativa anche i parchi a tema non venivano rinnovati e avevano cominciato a perdere consensi iin termini di visite).
Con una forte dose di buon senso allora, Roy Junior e i suoi uomini introdussero una ventata d'aria fresca negli studios, assunsero persone che non fossero intimidite dal ricordo imponente di Walt Disney: Michael Eisner e Jeffrey Katzemberg, era il 1984.



Tra le loro prime mosse ci fu quella di tagliare enormemente i costi: la mossa più incisiva fu di trasferire gli studi di animazione dal più bell'edificio della sede di Burbank, ad una specie di magazzino a Glendale, in flower street, dove in un grande parcheggio, vennero posti dei camper e installate delle casette prefabbricate.
Relegati nella Bidonville dell'animazione, per assurdo, i disegnatori diedero il loro meglio ed è dal cemento che nacque il classico che diede via a quello che viene chiamato oggi, il rinascimento Disney...


Nel gennaio del 1985, durante una "riunione pazza" nominata così da michael Eisner, si chiese ai partecipanti di trovare 5 idee per un nuovo classico Disney: Ron Clements in cerca di ispirazione, entro in una libreria e comprò il libro de La sirenetta, di Hans Cristian Andersen, sfogliandolo si chiese come mai nessuno avesse pensato di animare quella storia. (in realtà Walt l'aveva pensato già negli anni '30).
Ne scrisse un riassunto di due pagine, scervellandosi su come dare un finale felice a quella triste storia. Incredibilmente però, la sua idea venne immediatamente rifiutata, perchè negli studi della Touchstone, di proprietà della Disney, si stava pensando ad un sequel del fortunato "Splash una sirena a Manhattan", con Tom Hanks e Daryl Hannah, videro le due uscite troppo vicine una all'altra, pensando che si potesse ottenere un calo di attrattiva verso il progetto di Clements.

Jeffrey Katzenberg, al tempo presidente dei Walt Disney studios però, affascinato dalla breve sceneggiatura ne intuì il potenziale in quelle due pagine e ne approvò la produzione.
Era dalla bella addormentata nel bosco che la Disney non incentrava una storia su una figura femminile, una principessa.
Clements chiese a John Musker di aiutarlo nella stesura della sceneggiatura e BAM, era nata una delle coppie più prolifiche della Disney!

E' questo connubio tra presente e passato a risultare vincente, la camicia da notte rosa che Ariel indossa è ispirata, nello stile, a quella di Cenerentola,l'abito da nozze invece è assolutamente anni 80 ...
Ma Ariel può essere associata anche alle Freddie Moore girls, Moore, un disegnatore entrato in Disney nel 1930, a soli diciannove anni, resta iconico proprio per bellezze come le centaure o centaurette, che vediamo in Fantasia, le antenate della Sirenetta.
Ariel però è una sirena teen ager, Glen Keane volle differenziare il personaggio di Ariel da quello di Madison, la sirena interpretata da Daryl Hannah in splash, una sirena a Manhattan, quindi si ponderò molto sul colore dei capelli della nuova principessa, e alla fine si optò per un rosso fiamma che unito alla coda verde acqua diede a questa meravigliosa sirena molta energia e l'amore incondizionato di tantissime bambine di allora che, anche se gli anni passano, la portano ancora nel cuore.
Jodi Benson, fu l'attrice che in America le diede la voce, in Italia Simona Patitucci diede la sua voce ai brani e ai dialoghi, era il primo film in cui i doppiatori italiani furno anche gli interpreti delle canzoni, facendo un lavoro a mio avviso esemplare.


IL TEATRO RITORNA NELLE PRODUZIONI DISNEY

ma un classico Disney senza canzoni sarebbe stato l'ennesimo insuccesso, per realizzare le musiche, venne suggerito a Jeffrey Katzenberg, Howard Ashman, (adoroooo) un giovane genio di Broadway che si rese disponibile, visto il suo amore per i classici Disney a comporre i testi e le musiche, con l'aiuto di Alan Menken, altro grandissimo artista che da qui in poi, collaborerà ai leggendari successi Disney dal rinascimento in poi.

 Da Sx: Howad Ashman & Alan Menken

Torniamo alla nostra storia, nell'86 cominciarono a nascere la musiche per la Sirenetta, era nuovamente il passato ad incontrare il futuro, c'è la bellissima, Part of your world, il monologo che la bella Ariel fa nella sua grotta dei tesori, in cui esprime il desiderio di stare sulla terraferma è un tipico soliloquio in cui la principessa di turno palesa ciò che vuole dalla sua vita, in questo caso però, Part of your world, ha un intimità e una delicatezza che ad oggi, la fanno annoverare tra le migliori canzoni mai scritte per un film e non mi riferisco solamente ad un film di animazione!
Il brano Under the sea, cantanto dal granchio Sebastian è invece un mix di suoni esotici, calypso e reggae. Ashman chiese ed ottenne dalla produzione, di dare una connotazione jamaicana al granchietto di corte Sebastian, proprio per poter utilizzare degli accattivanti suoni contemporanei che danno energia allo spettatore e voglia di cantare, perchè oramai siamo quasi negli anni novanta ed è questo che la platea vuole da un film, e poi c'è ursula ...

URSULA

La cattiva più rock della Disney, che cosa dire? che non fu per niente facile realizzarla, innanzitutto darle una forma, esistono decine di fogli che ritraggono diverse Ursula in diverse taglie, i disegnatori si ispirarono alla sua doppiatrice Pat Carroll, per le espressioni del viso, lei a sua volta si ispirò nel darle vita ad alcuni dei vitali suggerimenti di Howard Ashman, oramai completamente entrato nella dimensione del film, ma i tratti della piovra sono ispirati dalla drag queen americana Divine...




FARE PRESTO E BENE

Con La Sirenetta lo staff Disney aveva una sola certezza, non si poteva sbagliare, non sarebbe potuto essere un altro insuccesso al botteghino, i costi erano lievitati e il tempo stringeva.
Venne organizzata una proiezione di prova non ufficiale presso la sala proiezioni dello studio in flower street, chiamando una scolaresca a visualizzare il film, non ancora terminato, quindi con buchi nella storia e nell'animazione, per testare la risposta del pubblico.
A questa produzione era presente, ovviamente, anche Jeffrey Katzenberg, che restò colpito dalla reazione di un bambino che durante la scena in cui Ariel canta part of your world, all'interno della grotta, rovesciò il suo bicchiere di pop-corn e restò per dei minuti concentrato a raccoglierli uno per uno.
Questo gesto venne interpretato da Katzenberg come un chiaro segnale di insuccesso di quella scena all'interno del film e per qualche giorno paventò l'idea di toglierla per intero dal lungometraggio.
Furono tutti contro di lui, sia Howard Ashman che Glen Keane provarono a fargli cambiare idea, ma solo quest'ultimo fece riflettere Katzenberg che decise di dare una possibilità a quel frammento di film, che come sappiamo è risultato essere poi, uno dei più amati di sempre, la proiezione ufficiale di prova infatti fu un successo, specialmente nei consensi di persone adulte.

Dopo 4 anni di lavoro il musical finalmente uscì nelle sale, era il 17 novembre del 1989, fu un successo, un ritorno alla tradizione Disney titolarono i giornali, la Disney era tornata grande!
La Sirenetta vinse due oscar nel 1991, come miglior canzone per Under the sea e come miglior colonna sonora.
Dopo 25 dalla prima uscita al cinema Ariel è diventata una vera icona tra le principesse Disney, una tra le preferite di sempre tra bambine e adulte che la portano ancora nel cuore e si sentono parte di quel mondo, se mi permettete il gioco di parole...


12 Fiabe in cerca di autore


Oltre ad essere uno dei miei film Disney preferiti, ma qui sfondo una porta aperta, questa meravigliosa fiaba segna anche la chiusura di un percorso: quello delle 12 fiabe in cerca d'autore.
Il Creative Party ideato da Bogomilla Hopp giunge con La Sirenetta all'ultimo appuntamento e colgo l'occasione per ringraziare questa instancabile donna, inviandole un abbraccio virtuale, per l'idea meravigliosa che ha avuto che ci ha unite per un anno intero e mi ha permesso di scoprire tante cose che non sapevo e di vedere tante artiste piene di talento, cimentarsi ogni mese nella realizzazione di splendidi manufatti handmade.

Pubblico qui sotto l'elenco delle partecipanti perchè il mio consiglio è sempre quello di ammirare tutte le opere e leggere tutti i blog che vi partecipano:


Grazie a tutti per l'attenzione vi auguro uno spensierato week end!

Antolooks





lunedì 15 settembre 2014

La vera storia dietro a Saving Mr. Banks

Dovete sapere che comprai Saving Mr Banks a pochi giorni dall'uscita in dvd, in una magnifica combo Blu-ray che mi permise di acquistare anche l'edizione speciale di Mary Poppins.
Ho potuto godere ben poco però del geniale acquisto perchè dopo la prima visione (che faceva salire il mio totale a 4!) ho magnanimamente prestato il dvd, che mi è stato restituito solamente tre giorni fa ....
In preda al più grande entusiasmo ho deciso di scrivere proprio di questa pellicola...

Vento dall'est
la nebbia è la
qualcosa di strano fra poco accadrà
troppo difficile capire cos'è 
ma penso che un ospite arrivi per me


Cinquant'anni fa l'america conobbe Mary Poppins, questo lungometraggio indimenticabile ha segnato la svolta della Disney Productions nel mondo dei film in live action, un settore che era già stato di gran lunga esplorato dalla fabbrica dei sogni, ma mai in maniera così eclatante. 
Qualcuno ha detto che Mary Poppins ha consacrato per sempre la carriera di Walt Disney, in realtà lui era già nel gota dei produttori, (anche se il termine produttore nel suo caso è riduttivo), di certo con questo film, da lui fortemente voluto e rincorso per decenni, Walt ha esaudito un suo personale desiderio, mantenere la promessa fatta alle figlie 20 anni prima, di portare sul grande schermo la loro lettura d'infanzia preferita.
comincia così, quasi per caso, un epopea con l'autrice della tata volante, P.L Travers, che durerà più di due decadi (1939 - 1961 circa) e permetterà alla Disney di mettere a segno un grandissimo successo cinematografico.

Abbiamo visto al cinema la storia della realizzazione di Mary Poppins; grazie a Saving Mr. Banks il grande pubblico ha appreso della ritrosia di Pamela L. Travers nel permettere a Disney di impossessarsi dei diritti cinematografici della sua creatura e abbiamo potuto vedere la pignoleria maniacale con cui, nell'aprile del 1961, Pamela presidiò le riunioni con i fratelli Sherman e Don da Gradi, rispettivamente compositori della colonna sonora e co-sceneggiatore.

Ma a noi di Once upon a Disney piacciono i fatti concreti, e la vera storia comincia moooolto prima....

L'idea di un film nacque nel lontanissimo 1939, quando Diane e Sharon Mae Disney, parlarono al loro padre della storia di questa meravigliosa tata di nome Mary Poppins, si riferivano ad una lettura molto in voga tra i bambini di quel periodo. Anche Walt ne rimase conquistato, lesse i libri e decise di chiedere i diritti alla scrittrice per realizzarne un film, come sappiamo però, gli vennero negati.
Passarono gli anni, altri progetti lastricarono di successi la strada della fabbrica dei sogni di Burbank e tra un apprendista stregone di Fantasia e una scarpetta di Cenerentola, la Disney, come una valanga in discesa diventava, tra alti e bassi, sempre più grande e potente.
Lo stesso non si poteva dire del successo editoriale di P.L Travers che invece con gli anni, si ridusse al lumicino; 10 anni dopo la sua pubblicazione infatti, la serie di romanzi di Mary Poppins vendeva poco ed il suo seguito, "il ritorno di Mary Poppins" non ebbe il successo sperato.
Chi ha letto il romanzo sa che c'è un enorme differenza tra il personaggio solare ed aggraziato che vediamo interpretato da Julie Andrews e la sua sorella di carta.

La Travers, dovette fare letteralmente i conti con il suo deposito bancario che si stava riducendo a vista d'occhio, suo malgrado perciò, all'ennesima richiesta del papà di Topolino, si costrinse ad accettare.
venne ricompensata con un anticipo di 100.000 dollari e ben il 5% degli incassi sul film, la celeberrima clausola che fece nascere 50 anni dopo il film Saving Mr. Banks fu il pemesso da parte della Travers di approvare la sceneggiatura.
Ma perchè la Travers fu così restia a cedere i diritti? Aldilà dell'attaccamento reale al suo personaggio, liberamente ispirato ad una zia che venne in loro aiuto alla morte del padre, sembra che non avesse molta simpatia per Walt Disney, in un commento del 1937 al film Biancaneve e i 7 nani disse:

"Oh è astuto quel Disney ... il segreto del suo lavoro è l'ampliamento del mondo animale in corrispondenza alla riduzione del livello generale dei valori umani. C'è un profondo cinismo alla radice di ciò, che è poi alla base di tutti i sentimentalismi"

Ora siccome l'ho tradotto io vi riporto la citazione originale...
"Oh, he's clever, this Disney! ... The very pith of his secret is the enlargement of the animal world and a corresponding deflation of all human values. There is a profound cynicism at the root of his, as of all, sentimentality."

Pamela vedeva Walt come uno spietato e cinico produttore, concentrato solo sul fare soldi.
Questa è un affermazione ben distante dalla realtà perchè tutti gli studiosi di Walt Disney affermano che, sebbene si sia evoluto con gli anni avvicinandosi anche alla figura dell'imprenditore, Disney ha sempre puntato più alla qualità che al profitto, i soldi erano principalmente un mezzo per potersi lanciare in nuove avventure, cinematografiche e non. Walt Disney era un giusto equilibrio di testa cuore e anima con tutti i pregi e difetti del caso.


Lavorare con la Travers fu un inferno, lo ammette a distanza di tempo Richard Sherman, unico fratello del duo attualmente in vita, l' autobiografia del fratello Robert: Moose chapters from my life, pubblicata nel 2012 è invece uno dei testi da cui hanno tratto spunto gli sceneggiatori del film, assieme alla biografia Mary Poppins she wrote, dell'australiana Valerie Lawson.

i fratelli Sherman con Julie Andrews e Dick Van Dike sul set
Ma serviva questa didascalia?! 

Al contrario di quanto scritto in molti articoli Tom Hanks non è stato il primo attore ad interpretare Walt Disney Bensì il terzo:

Nel 1944 Walt è stato interpretato da Walter Fenner nel film "once upon a time"(l'ottava meraviglia) Film fantasy di scarso successo ma con protagonista Cary Grant.

Nel 1991 ritorna sugli schermi nella pellicola Mickey's Big Break, (non esiste in italiano) pellicola distribuita solo nel Main street Theatre di Disney World, in cui Roy E.Disney, appare nei panni del leggendario zio.

A chi capita di visitare Disneyland con Walt Disney in persona!?...


Quasi a nessuno, perché Walt Disney non accompagnò P.L. Travers a Disneyland, lo fece Bill Dover ,(Story Editor) nel 1961: visitarono l'appartamento di Walt sopra la stazione dei pompieri e utilizzarono la sua auto elettrica all'interno del parco.
La scrittrice fu davvero entusiasta della giornata passata nel parco.
Bill Dover, che non appare nel film, fu la guida ufficiale della scrittrice; il personaggio di Ralph,  il tenero autista interpretato da Paul Giamatti non è realmente esistito, la Travers ebbe più di un autista nei dieci giorni in cui soggiornò a Los Angeles.

E' acceso? ... 


Come da richiesta di Pamela Travers vennero registrati gli incontri tra lei i fratelli Sherman e Don Da Gradi, per un totale di circa 7 ore di registrazione che vanno dal 5 al 10 aprile 1961. il primo incontro ufficiale non venne registrato.
La scrittrice si commosse per la bellissima "feed the birds" (sempre, sempre, sempre) e non per let's go fly  a kite, (L'Aquilon).
Feed the birds era anche la canzone preferita di Walt, Richard Sherman dichiarò che Walt ne era così affezionato da farla interpretare ai fratelli quasi ogni venerdì nel suo ufficio.
Il riferimento al momento del ballo di P.L. Travers e Don Da Gradi è probabilmente per la canzone I love laugh (Rido da morir),  la produzione lo ha intuito dagli schizzi umoristici che Don faceva durante le riunioni. E' un suo disegno quello che vediamo nel film, in cui P.L. Travers, china su dei fogli, dice continuamente NO!! (Lo sketch del balletto invece, lo si vede assieme agli altri nei titoli di coda).

Povero A. A.  Milne ...


All'arrivo al Beverly Hills Hotel nel '61, la vera P.L. Travers trovò palloncini e gadget relativi ai personaggi Disney ad attenderla in camera, un allestimento in suo onore fatto dalla decoratrice di set Susan Benjamine.
Nella pellicola tra di questi troviamo 2 peluches di Winnie the Pooh, ma i diritti del tenero orsetto ciccioso & friends, vennero acquisiti dalla Disney proprio nel 1961, e i gadget saranno prodotti solo dal 1966, e ancora di più nel 77, a seguito del successo del 22° classico Disney che lo vede protagonista. 

...Vi confesso che vedere quella quantità inaudita di memorabilia disprezzata mi fa davvero male al cuore...

Il presidente della Disney Sean Bailey fece trovare ad Emma Thompson un allestimento molto simile, ma la sua reazione fu ben diversa, inviò una lettera di ringraziamento in cui chiese se avessero installato anche una telecamera nascosta nella stanza per filmare la sua reazione.

lei ha figli? ... Non precisamente...


Questa è la domanda che nel film Walt pone a Pamela Travers, la risposta imprecisa è dovuta al fatto che nel 1940 P.L. Travers Addottò un bambino Camillus Hone, figlio di una famiglia indigente che viveva in Irlanda, ma non il suo gemello Anthony, la Travers lo crebbe come suo, senza rivelargli di non essere la sua madre naturale, fino a che il fratello, compiuti 17 anni, si presentò alla sua porta alla ricerca del gemello Camillus, che venne a conoscenza della verità. Sembra che Camillus non la perdonò mai per averlo tolto alla sua famiglia di origine.
nel 1961 il giovane si trovava in prigione o ne era uscito da poco, per guida in stato di ebbrezza, in realtà fu l'alcolismo il vero nemico del giovane, che lo accompagnò per tutta la vita.

Camillus e Pamela


Pat Powers voleva il topo ... 

Nel 1930 il produttore Pat Powers convinse Ub Iwerks, allora detentore del 20% della Disney Brothers Productions a lasciare la società e mettersi in proprio, in quanto unico vero artefice del successo di produzioni Disney come le silly simphonies e lo stesso Topolino, Ub cedette alle lusinghe e lo seguì, accettando in segreto un offerta finanziaria, la società con Walt e Roy O. venne sciolta e Ub fondò l' Iwerks studiò.
La vera intenzione di Powers però era quella di distruggere Disney privandolo del suo migliore animatore, ma fu una mossa inutile: Walter e Roy resistettero e rischiarono assumendo nuovi disegnatori.
Ub Iwerks ebbe meno fortuna, il  talentuoso disegnatore e tuttofare fallì nel  1936, quando, visti gli scarsi successi, lo stesso Powers ritirò i suoi finanziamenti.
Ritornò alla Disney nel 1940 dove restò fino al '71, concentrandosi particolarmente sugli effetti speciali.


Questo film è dedicato a Diane Disney Miller (1933 - 2013), figlia primogenita di Walt e Lilian, direttrice del Walt Disney Museum nel presidio di San Francisco, aperto nell'ottobre del 2009 e fortemente voluto da lei e da suo figlio Walter Elias Miller.
Diane ebbe degli incontri con Tom Hanks per aiutarlo ad entrare nella parte, la visita al museo fu un grande aiuto per Hanks e la produzione, Diane morì nel novembre del 2013 per complicazioni a seguito di una caduta e non potè vedere il film terminato, che uscì nelle sale americane a dicembre dello stesso anno.

Saving Mr. Banks non ricalca perfettamente i fatti reali dietro alla acquisizione dei diritti per il film Mary Poppins, Disney e la Travers non si videro quasi mai, quindi interagirono davvero poco. E' un film che delinea il carattere di entrambi i protagonisti, prendiamolo così, è basato su una storia vera ma non è un documentario, godiamoci il messaggio che ci trasmette il film, e alla fine io mi commuovo lo stesso, che cavolo!



Antolooks.